Vendere Vino e Alcolici all'estero con l'eCommerce

Vendita Vino e Alcolici all’Estero con l’eCommerce: Guida Pratica

Vuoi vendere vino o alcolici all'estero? Sappi subito che, sebbene il mercato internazionale offra grandi opportunità per valorizzare il Made in Italy, operare online in questo settore non è affatto semplice. Per costruire un eCommerce veramente a norma, è indispensabile fare riferimento a regole precise che riguardano aspetti legali, fiscali e doganali – a prescindere dalla quantità di prodotto venduta. Che tu venda una sola bottiglia o 1000 bottiglie, la burocrazia rimane sostanzialmente la stessa.

Organizzazione e Requisiti Iniziali

Per poter vendere online vino e alcolici, il primo passo è dotarsi di una stabile organizzazione. In altre parole, è necessario essere un'attività commerciale e/o produttiva: devi costituire l'azienda e “portarla in eCommerce”. Se desideri approfondire come aprire un eCommerce a norma, ti invitiamo a consultare la nostra guida Come Aprire un eCommerce: Guida Completa.

All’interno del mercato nazionale, vendere vino e/o alcolici non differisce di molto dalla vendita di altri beni fisici, pur richiedendo l’osservanza di normative specifiche tipiche dei prodotti alimentari. Per ulteriori dettagli su questo aspetto, rimandiamo alla guida Come Vendere Prodotti Alimentari On-line.

Adempimenti Specifici per la Vendita di Alcolici

Un aspetto non trascurabile riguarda il controllo della maggiore età dell’acquirente: un obbligo che, seppur indispensabile, può essere complesso da gestire in un contesto online, soprattutto in relazione alla tutela della Privacy.

Dal punto di vista fiscale, la vendita online di vino richiede il conseguimento della Licenza Fiscale di Esercizio, rilasciata dall’Ufficio delle Dogane e dei Monopoli. Questo adempimento è necessario perché la vendita di alcolici è soggetta ad accisa, come stabilito dal Testo Unico Accise (TUA).

I “Piccoli Produttori di Vino”

Non tutti sono soggetti alle stesse regole. I cosiddetti “piccoli produttori di vino” – ovvero aziende agricole con una produzione annuale inferiore a 1.000 ettolitri (calcolati sulla media degli ultimi cinque anni) – sono esclusi da alcuni adempimenti. In particolare, fino a quando il vino in Italia è assoggettato ad un'aliquota d'accisa pari a 0, questi produttori non devono acquisire la licenza di deposito fiscale né seguire le procedure tipiche del regime generale delle accise. Per le spedizioni verso altri paesi dell’UE, invece, essi devono spedire il prodotto in regime sospensivo, rivolgendosi a soggetti autorizzati come depositari o destinatari registrati.

Altri Operatori Economici

Per operatori economici diversi dai piccoli produttori, la spedizione di vino verso un altro Paese dell’UE deve avvenire in regime sospensivo e coinvolgere soggetti (speditori e destinatari) preventivamente autorizzati dalle rispettive amministrazioni fiscali. Chi esercita l’attività di produzione e deposito di vino, per operare in ambito intracomunitario, deve aderire al regime di deposito fiscale e acquisire la licenza di esercizio. In questo contesto, il deposito fiscale (depositario autorizzato) deve, tramite un sistema informatizzato, presentare il documento di accompagnamento denominato e-AD. Il destinatario, qualificato come "depositario autorizzato" o "destinatario registrato" (anche in via occasionale), dovrà chiudere il flusso informatico del documento e procedere al pagamento dell'accisa secondo le modalità previste nel proprio Paese.

Le Accise

La normativa UE fissa accise minime per i prodotti come alcolici e tabacchi, ma ciascun Paese può applicare ulteriori imposte. È fondamentale sapere quando pagare le accise, comprendere il momento in cui un prodotto diventa soggetto a tale imposta e verificare la validità del numero di accisa. Tale numero, attribuito dall'autorità competente del Paese in cui l’azienda è stabilita, identifica i professionisti registrati, i depositari autorizzati e i depositi fiscali. Per verificarne la validità è possibile utilizzare il sistema di autorizzazione delle accise SEED, che, in caso di numero valido, elenca i prodotti autorizzati alla vendita.

Le 7 Regole Fondamentali per Costruire un’Enoteca Online a Norma

Per evitare sanzioni che possono superare i 50.000 €, è essenziale che il tuo sito rispetti tutte le normative. Ecco le sette regole principali:

  1. Informazioni Societarie: Includi dati come la partita IVA, il nome, la sede legale, l’indirizzo email e il numero di iscrizione al REA o al registro delle imprese.
  2. Condizioni Generali di Contratto: Rispetta le leggi a tutela del consumatore e specifica, nelle condizioni generali di contratto, tutte le clausole e informazioni necessarie senza contraddire le norme generali.
  3. Informativa sulla Normativa della Privacy: Comunica chiaramente come e da chi saranno gestiti i dati personali forniti al momento dell’acquisto, richiedendo il consenso necessario anche per eventuali condivisioni con terzi.
  4. Termini e Condizioni di Vendita: Indica la legge applicabile al contratto, il diritto al recesso, le modalità di restituzione della merce, i tempi di consegna e i costi (inclusi eventuali accise). Le modifiche introdotte devono applicarsi agli acquisti futuri.
  5. Informazioni del Prodotto: Descrivi in modo accurato e veritiero i vini in vendita, includendo l’annata corretta e tutte le componenti del prezzo (imposte, spese di spedizione, accise). In caso di eventuali errori, è opportuno contattare il cliente prima della spedizione.
  6. Modalità di Pagamento: Specifica chiaramente le opzioni di pagamento e le eventuali restrizioni relative alla consegna. La conclusione del contratto di vendita deve essere confermata attraverso un “mezzo durevole” (ad esempio, una email riepilogativa con identificativo dell’ordine).
  7. Informazioni per il Recesso: Fornisci dettagli precisi sulle modalità e sui tempi per recedere, includendo clausole che proteggano il venditore da eventuali comportamenti scorretti.

 

Vendere vino e alcolici all’estero tramite l’eCommerce richiede un’attenzione particolare a numerosi aspetti normativi e burocratici. Comprendere e rispettare le regole – dalla costituzione dell’attività alla gestione delle accise, passando per la conformità alle normative sulla privacy e sulle vendite online – è fondamentale per evitare sanzioni e garantire un’attività prospera e a norma.

Speriamo che questa guida abbia offerto una panoramica completa e pratica per affrontare le sfide del mercato internazionale. Se desideri verificare se il tuo sito è a norma o se rischi costose multe, approfondisci ulteriormente ciascun aspetto. contattaci!

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